Sommario:
1. Premessa.
2. Le origini e la fisionomia attuale dell’in house nel diritto europeo.
3. Le alterne vicende dell’in house nell’ordinamento interno: l’accezione nazionale del principio di concorrenza e gli oneri motivazionali specifici.
4. L’in house nel d.lgs. di riordino della disciplina dei servizi pubblici locali di rilevanza economica e nel nuovo codice dei contratti pubblici del 2023.
5. Conclusioni: le diverse declinazioni del principio di concorrenza, i differenti limiti alle discrezionalità dell’amministrazione e al connesso sindacato del giudice.
Abstract:
The paper examines the institution of the in-house providing following the adoption of two recent legislative interventions. The analysis highlights the partial differences in the regulation of the in-house in the two legal disciplines. The paper begins with the presentation of the in-house in European law, illustrating the most recent evolution of national legislation and jurisprudence. It then focuses on the new rules contained, on the one hand, in the recent legislation on local public services and, on the other hand, in the Public Contracts Code adopted in 2023. In conclusion, it reflects on the different declinations of the principle of competition and the limits on administrative discretion and the consequent judicial review.
Il contributo esamina l’istituto dell’in house a seguito di due recenti interventi legislativi, evidenziando come nei due contesti normativi la disciplina dell’in house appaia parzialmente diversa. L’elaborato ricostruisce l’in house nel diritto europeo, illustrando la più recente evoluzione della disciplina e della giurisprudenza nazionali e soffermandosi successivamente sulle regole contenute nella normativa sui servizi pubblici locali e nel codice dei contratti pubblici del 2023. In conclusione, riflette sulle diverse declinazioni del principio di concorrenza e sui limiti relativi alla discrezionalità dell’amministrazione ed al conseguente sindacato del giudice.