Francesco Berni, Lanfranco De Franco, L’ente locale ‘innovatore’: metodi e strumenti per la transizione amministrativa

Sommario:

1. Introduzione
2. Riferimenti: paradigmi e traiettorie
3. Esperienza di Reggio Emilia per innovazione scientifica
3.1. La dimensione politica e amministrativa
3.2. La dimensione normativa e le relazioni con il sistema delle regole sovraordinate
3.3. La dimensione organizzativa e la relazione con l’architettura istituzionale
3.4. La dimensione collaborativa con cittadini e stakeholder territoriali
4. Conclusioni.

Abstract:

The public authority could become a capable body for the production of innovation and local development. Based on this assumption and accordingly with the paradigm of open innovation, Reggio Emilia has developed an experiment by setting up inclusive processes of a multi-actors nature towards new forms of administrative transition with new methods and tools. Specifically, the municipality acted through four pillars which include a new institutional design, a revision of the system of rules and the definition of administrative tools, the creation of organizational devices capable of managing the various innovation processes started with the City Science Office and involving local stakeholders including citizens who can participate in applied research pathway through citizen science practices. This is an ongoing pilot case study that tries to highlight some working trajectories for other local authorities, while showing limitations and potentials.

L’ente pubblico può diventare un soggetto capace di produrre innovazione e sviluppo locale. A partire da questo presupposto e coerentemente al paradigma di innovazione aperta, Reggio Emilia ha avviato una sperimentazione impostando processi inclusivi di natura multiattoriali verso forme di transizione amministrativa che hanno visto lo sviluppo di nuovi metodi e strumenti. Nello specifico, l’amministrazione locale ha agito attraverso quattro pilastri che comprendono un nuovo disegno istituzionale, una revisione del sistema delle regole e la definizione di strumenti amministrativi, la realizzazione di dispositivi organizzativi capaci di gestire i vari processi di innovazione avviati con il City Science Office e coinvolgendo stakeholders territoriali compresi i cittadini che possono partecipare a percorsi di ricerca applicata attraverso pratiche di citizen science. Si tratta di un caso pilota in divenire che tenta di fare emergere alcune traiettorie di lavoro anche per altri enti locali pur mostrando limiti e potenzialità.

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