Chiara Antonia d’Alessandro Riflessioni giuridiche su difesa e valorizzazione del patrimonio culturale al tempo della globalizzazione

Sommario:
1. I beni culturali nella rete dei rapporti nazionali e internazionali.
2. I beni culturali nella rete dei rapporti globali.
3. La rete delle convenzioni internazionali. Il caso del patrimonio culturale immateriale.
4. Una buona globalizzazione per i beni culturali.

Abstract:

L’incessante fenomeno della globalizzazione non ha mancato di coinvol­gere, tra i diversi settori della vita umana, anche quello del patrimonio culturale. Il sostanziale abbattimento dei confini e la costante connessione di ogni parte del mondo hanno immerso i beni culturali al centro di una rete di rapporti non più solo nazionali o internazionali, ma globali. Il contributo si propone di analizzare i molteplici effetti di questo fenomeno sulla categoria dei beni culturali. Infatti, la comprensione del rapporto tra globalizzazione e patrimonio culturale, così come la risoluzione di una serie di problemi correlati a questo fenomeno (accrescimento della domanda di cultura, aumento del traffico illecito di beni culturali, ecc…), che sono diventati più urgenti con la creazione di un “mercato globale”, hanno fatto capire al giurista, soprattutto comparatista, che la disciplina dei beni culturali contiene una tensione inevitabile tra il quadro nazionale e quello internazionale. Il contributo intende anche fornire un’ulteriore lettura del rapporto tra globalizzazione e patrimonio culturale, che si ritiene non possa essere trascurato: concepire il patrimonio culturale non più solo come vittima del fenomeno, ma anche come protagonista positivo del processo di globalizzazione, interpretando, altresì, quest’ultima, come dialogo tra comunità e abbattimento delle frontiere. In questo senso vengono inquadrate le due Convenzioni Unesco per la protezione del patrimonio culturale immateriale (2003) e la Convenzione sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali (2005).

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