Sommario:
1. Un «laboratorio» per le trasformazioni dell’ordinamento.
2. La genesi dell’interesse pubblico per lo spettacolo: il periodo fascista.
3. Luci e ombre, nella «lenta» fondazione dello Stato repubblicano.
4. Lo spettacolo e il difficile avvento dello Stato plurale.
4.1. Il confronto con le «ragioni» delle privatizzazioni.
4.2. (segue) … e con le «ragioni» del decentramento.
5. Lo spettacolo nello Stato differenziato: dopo il 2001.
6. La rinuncia a politiche di sistema.
6.1. Il cinema: il debole decentramento «dall’alto».
6.2. Lo spettacolo dal vivo: «prove» di un ritorno al centro statale e di un debole decentramento «dal basso».
7. … «perché tutto rimanga com’è>>
Abstract:
In the Italian experience, performing arts sector public policies have been deeply
influenced by the challenges related to the State formation. This article provides an
overview of how context affected the legislative history of the sector shaping it as a
laboratory, almost a test bench, for italian institutional transformations. All of these
indipendent variables have so become causes of legislators’ decisions and silences
which still impact on performing arts statute, making it weak, uncertain and in need
of public policies capable of recognizing the key role culture can play in social and economic development, at the same time fundamental element in the construction of a
national and european identity.