Fabio Saitta, Sul «diritto alla città» come catalogo di pretese, doveri, responsabilità: appunti per una declinazione moderna di un concetto antico

Sommario:

1. Il «diritto alla città» nell’era post-pandemica: una città da “ripensare”, rispettosa dei diritti della persona.
2. Il «diritto alla città» tra centro e periferie.
3. Il diritto di partecipare alla gestione della città.
4. Il diritto a una città sicura, ma al contempo inclusiva.
5. Diritto alla casa + diritto alla città = diritto di abitare.
6. Il diritto a una città in armonia con la natura e climaticamente neutra.
7. Il diritto alla «salute urbana».
8. Il diritto a una città accessibile anche ad anziani e disabili.
9. Il diritto a una città intelligente.
10. Il diritto alla «mobilità urbana sostenibile» e la «città dei 15 minuti».
11. Il diritto alla città storica.
12. Il diritto alla città nell’era del turismo di massa e le «città d’arte».
13. Il «diritto al borgo».
14. Il dovere di garantire l’effettività del «diritto alla città» e le connesse responsabilità.
15. Per concludere: dalla «resilienza urbana» alla città della «restanza».

Abstract:

In continuity with an essay on the so-called ‘right to the city’ in which the author had tried to understand the original meaning of this formula in the political theory of space devised by Henri Lefebvre and therefore how the same formula could be updated in the third millennium without misrepresenting the framework Lefebvre outlined sixty years ago, this paper takes up the idea of the ‘bundle of rights’ to be guaranteed to everyone in every part of the territory in an attempt to decline this concept into a sort of “catalogue” of claims, duties and responsibilities.

In continuità con un saggio sul c.d. «diritto alla città» nel quale aveva provato a comprendere il significato che tale formula assume originariamente nella teoria politica dello spazio ideata da Henri Lefebvre e, quindi, in quale solco sia possibile attualizzarla nel terzo millennio senza travisare il quadro da lui delineato sessant’anni fa, l’Autore riprende l’idea del «fascio di diritti» da garantire a ciascuno in ogni parte del territorio per tentare di declinare tale concetto in una sorta di catalogo di pretese, doveri e responsabilità.

 

Autore