Sommario:
1. Il caso: la recente posizione del Tar Lazio in materia di poteri speciali.
1.1. Le doglianze dei ricorrenti e le argomentazioni del giudice amministrativo.
1.2. Istruttoria ed opacità procedimentale.
1.3. La discrezionalità degli atti di alta amministrazione e i limiti al sindacato giurisdizionale.
2. La nuova fisionomia del golden power a fronte delle contingenze belliche.
2.1. Livello nazionale: il c.d. decreto Ucraina.
2.2. Livello europeo: la Comunicazione della Commissione europea del 6 aprile 2022
3. La procedimentalizzazione nazionale ed europea: rimedio sufficiente per colmare eventuali vuoti di tutela?
4. Brevi considerazioni conclusive.
Abstract:
The paper focuses on the cyclical comeback of the role of the State in the economy, especially in times of crisis, and on its ability of adapting and changing according to the new challenges and to the shifting social, political and economic environment. In doing so, the so-called “golden power”, i.e. the special powers that the State can use to protect strategic assets against predatory acquisitions.
Taking as a starting point two recent rulings by the Lazio Regional Administrative Court on the subject, the paper seeks to investigate its founding principles as defined by the Administrative Court’s decisions called upon to scrutinize the choices made by the Government, paying particular attention to the critical issues related to procedural profiles and to the nature of the powers involved. Finally, potential and future developments are scrutinized, according to the latest national and European measures adopted to face the Russian-Ukrainian conflict.
Il presente contributo intende soffermarsi sul tema del ciclico ritorno dell’intervento pubblico nell’economia, tanto più in tempi di crisi, assumendo quale punto privilegiato di osservazione la disciplina del golden power, ossia dei poteri speciali che lo Stato può esercitare a tutela di assets strategici contro acquisizioni predatorie. Prendendo le mosse da due recenti sentenze del Tar Lazio sul tema, cerca di ricostruirne i principi fondanti alla luce del complesso delle decisioni del giudice amministrativo – più volte chiamato a sindacare sulle scelte compiute dal governo – con particolare attenzione alle criticità connesse ai profili procedimentali e alla natura delle decisioni assunte. A valle di ciò, l’attenzione si concentra su potenziali e futuri sviluppi, a partire dalle misure nazionali ed europee adottate a fronte del perdurare del conflitto russo-ucraino.