Lorenzo Saltari, Nelle autostrade si può fare a meno delle concessioni?

1. In Italia, le autostrade nascono embricate al regime concessorio.
Così quelle degli esordi negli anni Venti del XX secolo. Così quelle realizzate nel secondo dopoguerra.
Nelle prime esperienze, siamo ancora in una fase anteriore all’affermazione della motorizzazione civile, un privato diviene, grazie al provvedimento concessorio, “organo indiretto” dello Stato. Ciò gli consente di espropriare, e non acquistare, i terreni necessari alla realizzazione dell’infrastruttura.
Lo Stato, inoltre, concede all’imprenditore di trattenere il pedaggio pagato
da coloro che percorrono l’autostrada per tutta la pluriennale durata della
concessione al termine della quale riprende l’opera, essendone proprietario.
Le autostrade di prima generazione costituiscono un’esperienza limitata per
estensione, per lo più circoscritta al Nord, e tendenzialmente fallimentare: i
volumi di traffico non sono generalmente adeguati a perseguire gli obiettivi
di ammortamento e remunerazione dell’investimento.

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