Sommario:
1. Il servitore di due padroni
2. Il quadro normativo
3. Le ragioni dell’incompatibilità
4. Il regime generale per i pubblici dipendenti
5. Incompatibilità e docenti universitari
6. Le conseguenze della violazione: la sanzione – 7. (segue) … e la responsabilità amministrativa
8. Il danno erariale da “omesso versamento” e quello da “differenza retributiva”
9. La concorrenza tra le ipotesi di danno o la loro alternatività
10. Il problematico riparto di giurisdizione
11. Conclusioni.
Abstract:
L’apparato normativo disciplinante le attività extra-accademiche dei docenti universitari appare, ad oggi, ancora privilegiare una dimensione di incompatibilità tra l’incarico pubblico e gli incarichi esterni all’università. Infatti, l’apertura verso una disciplina più elastica perseguita con l’introduzione dell’art. 53, d.lgs. n. 165/2001, fu seguita da un inasprimento del sistema sanzionatorio operante in caso di mansioni extra-officio incompatibili o non autorizzate, disposto dalla l. n. 190/2012. La complessità di questo coacervo di sanzioni e responsabilità amministrative costituisce l’oggetto centrale della presente riflessione, diretta a portare alla luce le derive punitive caratterizzanti le più recenti disposizioni concernenti i dipendenti pubblici. Ciò che si vuole dimostrare è come questi indirizzi, per quanto volti a ottenere una maggiore efficienza e onestà nella pubblica amministrazione, rischiano spesso di introdurre meccanismi non pienamente razionali e capaci di generare conseguenze eccessive in capo ai singoli, portando al sacrificio di altri valori costituzionali.