Marco D’Alberti, La legge sulla concorrenza, trent’anni dopo

Sommario:

1. La genesi.
2. L’attuazione.
3. Gli esiti.

Abstract:

Law no. 287/1990 has proved to be particularly relevant as for its provisions and effective in its implementation in the last years, also considering the decisive contribution of the Italian Antitrust Authority (Agcm).
Nevertheless, due to several reasons, there are still important limitations that hinder the achievement of a truly competitive market. First of all, the concept of “competition” was unusual for the Italian Constitutional culture due to the prevalence of catholic and socialist ideologies in the Constituent Assembly over the Liberal ones.
Secondly, a general law on competition is not sufficient, whereas an overall strategy is necessary in order to abolish the anti-competitive regulations. Moreover, the cultural background and the public opinion do not sufficiently appreciate the competition and the merit-based approach. In order to reverse the trend, a good starting could be that to promote the antitrust values in the public debate, explaining to citizens that the competition system is functional not only to protect the market but also their own rights.

La l. n. 287/1990 si è rivelata particolarmente valida ed efficace nella sua attuazione nel corso degli anni, anche grazie al contributo decisivo dell’Agcm. Tuttavia, restano ancora seri limiti per la definizione di un mercato realmente competitivo, e ciò per varie ragioni. Innanzitutto, la Costituzione non conosceva la concorrenza perché nella Costituente erano prevalenti le ideologie cattoliche e socialiste rispetto a quelle liberali. Inoltre, una legge generale sulla concorrenza non è sufficiente, ma occorre una strategia complessiva finalizzata ad abrogare le norme anti-competitive. In terzo luogo, la cultura e l’opinione pubblica nel nostro Paese restano lontane dalla concorrenza e dalla logica del merito. Per invertire il trend, un buon inizio potrebbe consistere nella promozione nel dibattito pubblico dei valori dell’antitrust, spiegando che la loro funzione non è solo quella di tutelare il mercato, ma anche i diritti dei cittadini. 

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