Sommario:
1. Premessa. I fenomeni di recycle urbano tra norme giuridiche e realtà sociale
2. Segue. Religione, urbanistica e terzo settore
3. Il terzo settore e le deroghe all’ “ordinaria normativa urbanistica in materia di destinazione d’uso”
3.1. Il passato. Gli enti di tendenza e la prevalenza del principio di fratellanza sulle razionalistiche differenziazioni degli usi
3.2. Il “presente continuo”. Dai soggetti ai servizi. La discriminante del carattere produttivo o meno dell’attività
3.3. Gli usi e le attività consentite: tre quesiti e un parere ministeriale “paranormativo”
3.4. Sul come l’attività e gli usi possano trasformare la natura del soggetto. La presunta metamorfosi degli enti
3.5. Degli immobili a loro volta urbanisticamente trasformati dalla presunta mutata natura del soggetto occupante
4. Considerazioni critiche al parere ministeriale e spunti per un’interpretazione costituzionalmente orientata di deroghe ed eccezioni
4.1. Le comunità derelictae come effetto indesiderato di un’ermeneutica restrittiva della deroga di cui al c. 1 dell’art. 71. Circa l’uso degli immobili di appartenenza privata
4.2. Le res derelictae ed i beni di appartenenza pubblica restaurati e gestiti grazie alle ulteriori deroghe dell’art. 71 (c. 2, 3, 4)
4.3. Usi e munera nelle zone (magari omogenee ma) “desolate”
5. Conclusioni
Abstract
In actual fact it is common to come across abandoned industrial warehouses converted by communities of foreigners (in the main) involved in Social Promotion Associations (Aps). Their scope is to carry out various kinds of activities including welfare and social integration, recreation, conferences and debates, language schools and collective prayer.
These are effectively re-use (recycle) initiatives which, from a legal and regulatory point of view, can involve a number of legal disciplines. Amongst these: third sector law, urban planning law and constitutional law.
When the initiatives are carried out by Islamic communities and the locations are also used for prayer, problematic disputes can arise, based on the well-known syndrome Nimby (Not In My Back Yard), whereby the above mentioned disciplines come into conflict.
The paper then analyzes the phenomena in question aiming to restrict the field to aspects related more specifically to administrative law. In particular, everything is read and interpreted through the prism of Article 71 of the Third Sector Code (Legislative Decree 117/2017) and the exceptions (for example, to the regulations on destination use) provided for therein. A complex ministerial advice (or evaluation) addressing the issues in question is also critically commented.
In the case of initiatives regarding the urban and construction sectors therefore, the paper shows how trend-setting organizations of the third sector are significantly linked and correlated with regeneration, urban planning and religion.
È facile, nella realtà, imbattersi in capannoni industriali dismessi riadattati da parte di comunità di stranieri organizzati in associazioni di promozione sociale. Ciò al fine di svolgere attività di vario genere: assistenza e integrazione sociale, ricreazione, conferenze e dibattiti, scuole di lingua, preghiera collettiva.
Si tratta di iniziative di riuso (recycle) che, sotto il profilo giuridico normativo, possono interessare svariate discipline giuridiche. Fra le tante: diritto del terzo settore, urbanistica, diritto costituzionale.
Quando le iniziative sono effettuate da comunità islamiche, e le sedi vengano utilizzate anche per la preghiera, accade altresì che, in base alla ben nota
sindrome nimby, il tutto sfoci in problematici contenziosi nei quali entrano in conflitto le discipline sopra citate.
Lo scritto analizza quindi i fenomeni in questione cercando di restringere il campo agli aspetti più propriamente di diritto amministrativo. Il tutto, in particolare, viene letto e interpretato attraverso il prisma dell’art 71 del Codice del terzo settore (D.Lgs. 117/2017) e delle deroghe (per esempio alla disciplina sulle destinazioni d’uso) ivi previste. È altresì commentato criticamente un complesso Parere ministeriale che affronta la tematica in questione.
Lo scritto evidenzia quindi come sussistano nessi e correlazioni significative, per quanto riguarda le iniziative – in ambito urbano ed edilizio – degli enti del terzo settore di tendenza, tra rigenerazione, urbanistica, religione.